Art director & Graphic designer: Davide Scarpantonio
Illustratore: Claudia Bartoli
Fotografo & Food Stylist: Claudia Castaldi
Agenzia: Marimo
Direzione creativa: Paola Manfroni e Assunta Squitieri
Copywriter: Selina Galfo
Direttore cliente: Manuela Morpurgo
Casa di produzione: One More Pictures
Regista: Marco Missano
Dop: Simone Mogliè
Post produzione: Direct2Brain
Post produzione audio: Studio16
Cliente: Zuegg
Voice over: Oswald Zuegg
General Manager Consumer Goods: Martin Haidinger
Marketing Manager: Cristian Voltolini
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Anno: 2018
Intervenire sul logo significa comunicare al mercato e ai consumatori un cambiamento.
Nel caso Zuegg significa che il brand, pur avendo una lunga storia alle spalle, ha lo sguardo rivolto verso il futuro e non smette mai di innovare. Questo cambiamento è, quindi, un avvicinamento verso la vera identità del brand e verso i consumatori.
I caratteri del nuovo logotipo sono stati disegnati ad hoc. La shape su cui poggia il nome del brand è stata rimossa per eliminare definitivamente il percepito di marca fortemente industriale. Nonostante questi interventi il nuovo logotipo sembra comunque richiamare il vecchio, questo per non perdere la potenza a scaffale e la riconoscibilità dei propri consumatori.
Per Zuegg, oltre al marchio, sono stati sviluppati i packaging di tutti i prodotti della linea classica e delle nuove linee innovative, generando una brand architecture solida e declinabile sia sugli spalmabili che sulle bevande. Parallelamente è stata realizzata la campagna integrata di comunicazione, declinata su diversi touch-point: radio, campagne stampa, digital e TV commercial.
18 illustrazioni per il restyling della confettura extra Zuegg, una per ogni frutto. Il nuovo design conferisce un aspetto contemporaneo e lineare alle ricette tradizionali ma la frutta rimane sempre al centro. Naming e tipografia mettono in risalto gli elementi che differenziano Zuegg dai competitor: avere frutteti propri e l'esperienza di 5 generazioni di imprenditori e agronomi.
Con questa operazione di restyling Zuegg non è più solo un brand ma un cognome, quello di Oswald, una storia italiana di famiglia e di frutteti, dal 1890.
Ci vuole un nome perché Zuegg diventi un cognome. Oswald è il testimone migliore del legame della famiglia con la terra e i frutteti. È e rappresenta, per il ruolo che ricopre oggi nell’azienda, la cinghia di trasmissione effettiva di un sapere che viene da lontano e che, soprattutto, si tramanda alle generazioni future. Rivelare e dichiarare con forza che Zuegg è una storia di famiglia e di frutteti significa spostare il brand dall’area industriale a quella delle aziende di famiglia in cui ancora le cose si fanno in un certo modo: rispettando i tempi e le persone senza piegarsi alle logiche del profitto.
Inoltre, I frutteti di Oswald Zuegg conferisce una precisa identità ai prodotti privi di functional benefit competitivo o di precisa destinazione d’uso. La scelta di una font calligrafica rende il naming più umano, vicino e familiare. È anche una sorta di sigillo di garanzia: Oswald Zuegg, su ogni suo prodotto, ci mette la firma. È un agronomo e passa il tempo nei suoi frutteti, non negli uffici, proprio per questo nel nuovo immaginario visivo di marca è stato rappresentato un tavolo di lavoro, il suo laboratorio di sperimentazione personale, dove ogni giorno si impegna nella costante ricerca dell'eccellenza.
Dopo il restyling del marchio e del packaging, è stata sviluppata per Zuegg anche la campagna di comunicazione integrata, partendo dal TV commercial in due formati: 45" e 30". È la voce di Oswald Zuegg quella che ci racconta una storia personale, fatta di uomini e frutteti che si incrociano. Uno spot dal mood cinematografico, per farci vivere in prima persona la fatica e il lavoro necessari a ottenere la frutta migliore. Lo vediamo di spalle che attraversa i suoi frutteti e ci spiega perché e cosa significa fare frutta per fare marmellate.
Quella di Oswald è una passeggiata attraverso i frutteti, ma anche attraverso la giornata, le stagioni e il tempo. Lui cammina ed è tutto il resto intorno a cambiare. La nuova campagna punta a mettere un nome davanti a un cognome: non parla l’azienda, ma l’uomo Oswald Zuegg, attraverso un film manifesto. Sua è l’ambizione, sua la visione, suo l’invito a dare peso a quello che c’è dentro ciò che mangiamo e alla sua provenienza. Le uniche cose che contano davvero.
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